Il primo portale italiano sul mondo del vino da investimento

HomeAltroIl valore del vino come asset difensivo

Il valore del vino come asset difensivo

Pubblicato il:

La stabilità del vino pregiato da investimento sui mercati

Se analizziamo i trend e le oscillazioni di prezzo del mercato azionario e non solo (oro, argento ecc…) e le paragoniamo a quelle del valore dei vini pregiati quello che risulta è una minore oscillazione dei prezzi dei vini rispetto ai mercati solitamente finanziari.

Una volatilità molto ma molto bassa.

Sicuramente negli ultimi tre mesi abbiamo visto curve in discesa per i vini più costosi ma nel quadro generale di una tempesta perfetta (inflazione, guerra, covid, ecc..) il vino ha tenuto non bene ma benissimo.

Per essere chiari ad esclusione dei vari 100/100 la curva degli alti e dei bassi di un vino pregiato è molto più graduale e ridotta. Questo è anche uno dei motivi per cui per l’investimento in vini pregiati l’orizzonte deve essere a lungo termine.

Anche l’oro che ‘e’ un bene rifugio ,non può assolutamente competere, se prendiamo sotto analisi gli ultimi 50 anni, durante l’inflazione degli anni 70 acquistò molto valore, ma fino al 2001 valeva solo la’ meta’ dell’apice toccato alla fine degli anni 70.

Per le azioni le oscillazioni sono ancora peggio, nella bolla speculativa Internet, inizio anni 2000, Amazon e’ arrivato a perdere il 90% del valore, anche il colosso Microsoft all’ apice stava 50% sotto.
In tanti anni di lavoro non ho mai visto una bottiglia di Romanee Conti, la tache, Petrus, Lafite perdere anche solo il 50% del suo valore, risalire e ridiscendere in questo modo.
In questo senso e da anni affermo che il vino è un asset “difensivo” e ancora una volta anche in questo anno lo dimostra.
Naturalmente c’è il rovescio della medaglia. Tranne che in casi molto fortunati (Selosse docet..) è difficile che i vini pregiati possano fare performance come quelle dei grandi big Tech…
Non fa parte del DNA dei vini pregiati.
Il lungo termine premia quando si parla di vini importanti e anche il formato magnum può essere un aiuto.
C’è poi la differenza della non applicazione sui vini pregiati della Taxation of Chargeable Gains Act del 1992 che sarebbe l’imposta sul capital gain, perchè non si applica ai beni deperibili.
Nel vino però per gli investitori privati grava l’iva che poi va scontata durante il corso dell’investimento (motivo anche questo della necessità di avere un orizzonte lungo), ameno di non lasciare i vini nei porto franchi in giro nel mondo.
Quindi come possiamo analizzare il vino ha vantaggi e svantaggi e la scelta se riversare in questo bene una parte dei prori risparmi è cosa personale.
Quello di cui si parla poco, troppo poco e’ la fase di rivendita, la difficoltà e il lavoro che c’è dietro nel farlo. Il rischio “illiquidità” è il nostro nemico costante, sempre alle porte.
Bisogna dirlo, non nascondersi, capirne le dinamiche e provare a mettere in atto tutto ciò che serve per ridurre al minimo quel rischio.
Se si fa da se’ stanno nascendo tantissime piattaforme per rivendere fra privati, oltre ai vari Ebay, catawiki, ecc.. Il problema è che spesso il pubblico non è sufficiente a sostenere le rivendete.
Inoltre spesso servono prezzi più alti e questi si spuntano solo all’estero, fra i privati esteri. Clientela che però è ad appannaggio dei mercanti che solitamente vogliono il loro guadagno.
Quindi la strada migliore è diventare competenti e piano piano fare da soli le proprie scelte, in alternativa meglio guadagnare meno ma affidarsi ad un mercante serio.

Analisi dei prezzi dei vini pregiati negli ultimi mesi

Come si può notare dalla tabella da inizio anno (YTD) l’oro perde il 6,4%, il nasdaq il 26,8%,  S&P 500 il 15,9%, il FTSE 100 il 3,6% mentre il paniere con i migliori 1000 vini pregiati secondo liv ex guadagna l’11,1%.
*dati liv-ex

L’importanza dei dati e il futuro del vino da investimento – Wine Value

In un prossimo futuro è facile immaginarsi sempre più piattaforme italiane ed estere su cui si potrà comprare e vendere vino, oltre i mercanti, le case di aste ecc…

In questo contesto il valore di avere dati precisi e affidabili diventa vitale. Un’unica base dati non sarà più sufficiente anche quando si parla di Wine Searcher o Liv-Ex.

Il futuro sarà un motore di ricerca specializzato per investitori che permetta con l’intelligenza artificiale di dirci su quali vini investire, mostrarci probabilità, gradi di rischio, liquidità , ecc..

Il winevalue sta andando in questa direzione e con la nuova versione pronta per fine ottobre farà un bel salto in avanti.

Alcuni esempi di vini importanti e curve sul valore degli ultimi mesi

Solo a livello esemplificativo vi metto qui sotto qualche grafico preso dal winevalue per comprendere meglio gli ultimi 3 mesi e le sue fluttuazioni.

 

*grafici ottenuti da Liv-Ex o Wine Value
*spunti da un precedente articolo su Facebook del sig. Girolamo Tauro.
Scopri le news.

 

Articolo Correlati

Scarica la nostra Guida all'Investimento in Vino:
I concetti fondamentali sull'investimento in vino pregiato, il mercato mondiale del vino e i consigli utili per iniziare.

    Commenta il post:

    Please enter your comment!
    Please enter your name here