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I vini più costosi al mondo sono sempre i migliori per un investimento?

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Molti di voi iscritti alla nostra piattaforma mi chiedono se i vini più costosi al mondo sono quelli che performano meglio.

Insomma se acquistando questi vini si ha una certezza superiore di poter fare guadagni in fase di rivendita.

Senza dubbio quando si andrà a rivendere è molto probabile che questi vini, così costosi, spesso vini da collezione, godano di tale fama e prestigio da attirare senza dubbio i più grandi collezionisti mondiali.

Quindi il fattore notorietà può giocare un ruolo importante nella “liquidita’”, ossia nella facilità di rivendita 8senza dubbio elemento importante in chiave difensiva) . Non c’è bisogno di spiegare i vini, quelle etichette oggettivamente parlano da sole.

Ma lo scopo di acquistare per investimento quale è davvero?

Lo scopo è “scovare” valore. Lo dico, lo ripeto e lo ripeto ancora. Senza se e senza ma. Dobbiamo essere cosi bravi da capire, intuire dove ci può essere margine di manovra, e quindi margine di guadagno.

Il margine di potenziale guadagno nell’investimento in vini pregiati è tutto, proprio tutto. Ed sempre più difficile trovarlo.

Quando si è fortunati lo vedi, lo capisci, ti si palesa chiarissimo già in fase di acquisto, altre volte lo devi immaginare, devi rischiare, devi intuire dove andrà il mercato.

Questo secondo scenario, richiede grande competenza, analisi del mercato, richiede di essere ogni giorno lì sul pezzo, richiede la possibilità di fare solo quello.

E soprattutto richiede ovviamente un approccio psicologico corretto. E’ chiaro che ogni tanto bisogno rischiare, e credetemi questo vale per tutti noi, l’errore, la perdita sta dietro l’angolo, ma è impossibile fare ottimi guadagni senza passare anche dalle perdite.

Ma torniamo al nostro discorso sui vini più costosi al mondo. Parliamo di prezzi.

Il prezzo di acquisto anche in questo caso “fa tutta la differenza del mondo”, anche se siamo di fronte a grandissime etichette è necessario guardare i grafici, analizzare gli andamenti e nuovamente “trovare valore”, immediato o futuro che sia.

Analizziamo qualche caso pratico.

Al solito ci avvaliamo del nostro strumento Wine-Value per provare a fare una analisi grazie ad un esempio pratico.

Abbiamo impostato Wine Value sul valore minimo in modo da avere un dato “prudente”. A Marzo avremo all’interno di Wine Value anche il market price di Liv ex e i “last trades”.

Insieme all’elenco dei punteggi avremo uno strumento molto ma molto più completo.

 

 

Il primo vino che abbiamo preso in considerazione è il Musigny Grand Cru del Domaine Leroy annata 2006. Il primo o secondo vino più importante al mondo, perennemente in lotta con la Romanee Conti per lo scettro più alto.

Pagammo nel settembre 2015 quella bottiglia 2100€ e fu senza dubbio un ottimo “investimento” se calcoliamo che come minimo 5000-6000€ sarebbero facili da fare in questo momento.

Detto in percentuali significa 144% in 6 anni (24% all’anno). Percentuali da capogiro.

Tutte le annate di Musigny si sono rivalutate molto, ma certo il nostro prezzo di acquisto fu ottimo. Liv ex da addirittura un market price di oltre 17K. Se si trovasse il cliente privato giusto la rivalutazione sarebbe ancora 3 volte superiore.

D’altronde il grafico di Liv ex è chiarissimo.

 

 

Passiamo ora ad un esempio più vicino a noi. Parliamo di Monfortino 2013.

Ad agosto 2019 comprammo una bottiglia per un cliente di Singapore che la voleva ad ogni costo.

Avevamo finito i nostri stock e pagammo quella bottiglia 1000€. Immaginiamo che quell’ acquisto lo avessimo fatto per investimento e per rivendere la bottiglia dopo 4-5 anni.

Wine Value settato sul prezzo minimo di Wine Searcher ci dice che al momento la nostra perdita sarebbe del 24,71%. E personalmente ritengo il dato abbastanza reale.  Infatti il market price di Liv Ex al momento ci dice 741,00€ e il grafico ci palesa la discesa del vino come sempre capita quando c’è un 99 o 100/100 in atto. Il vino sale a prezzi folli e poi si assesta su prezzi più di mercato reale e non di bolla. Da oltre 1150€ si passa a 750€.  Cosa succedere nei prossimi tre anni quando dovremo rivendere? Nessuno lo sa , è probabile una risalita dei prezzi per una maggiore difficoltà a trovare le bottiglie visto che un buon numero verranno bevute. Forse 900-950€ sarà il suo prezzo, ma nessuno lo sa con certezza. Dipenderà anche dalla “moda” del momento e dai gusti dei “grandi collezionisti” , sempre molto volatili. Come vedete è un vino molto costoso, ma tutto dipende da quanto paghiamo in acquisto, dando per scontato un orizzonte temporale di almeno 5 anni.  Se avessi pagato quella bottiglia 800-850€ sicuramente avrei più possibilità di non sbagliare.

Passiamo ad un altro grande vino, lo Chateau Petrus annata 2017. Acquisto fatto l’anno scorso a 2300€ sarà un buon investimento? Wine Value ci dice che al momento siamo vicini al pareggio, quindi verosimilmente il nostro prezzo di acquisto era sensato. Nei prossimi 3-4 anni il valore potrebbe salire un po’ anche se per Petrus i margini di guadagno sono sempre limitati.

Vediamo ora Romanee Conti, il vino più discusso al mondo, uno dei più costosi del globo, oltre che prestigiosi.

Nel 2016 ne comprammo una bottiglia del 2013 alla cifra di 9500€ e ad oggi nel 2021 il guadagno è già di oltre il 40%. In questo caso il grande nome, e il prezzo di acquisto stanno dando risultati ottimi.

Il grafico di Liv Ex è molto esplicativo in merito.

 

 

Da ultimo facciamo un altro esempio pratico di Bordeaux e analizziamo lo Chateau Lafite in particolare nell’annata 2008.

Nel febbraio 2017 ne comprammo una bottiglia a 850,00€, allora i prezzi erano alti, ma purtroppo ad oggi siamo in perdita del 18% secondo i prezzi di Wine Value , impostato al valore minimo.

Anche in questo caso il grafico è chiaro. Inoltre essendo un’annata ormai già più matura sarà difficile che il vino possa prezzarsi ulteriormente. Forse di qualcosa potrebbe alzarsi, ma non mi immagino di molto.

Quindi con probabilità si andrà incontro ad una perdita.

 

Tutto questo per dirci con questi esempi “sul campo” che non basta avere davanti a se’ i vini e le bottiglie più pregiate e costose al mondo, ma il successo della nostra operazione dipenderà da diversi fattori fra cui i punteggi dei critici e il prezzo di acquisto sono gli elementi più determinanti.

 

Ultimo esempio ancora più pratico. Vado su grandibottiglie.com  e compro Pingus 2016

Lo pago in questo momento 976,00€. Vado su wine value o lo inserisco nella mia cantina per il monitoraggio.

Il sistema mi dice che vado in perdita del 18,76%. Ora la domanda è la seguente : se rivenderò fra 5 anni c’è possibilità che io possa guadagnare?

Prima cosa analizzo che Pingus è forse fra tutti i vini spagnoli il vino più famoso e richiesto al mondo e che la produzione non è enorme, anzi.

Quindi grande nome e fama internazionale e scarsità del prodotto. Poi guardo i punteggi. Scopro che Parker gli assegna 100/100.

Vedo anche che il market price di Liv – Ex è 869,40€ e che gli ultimi trade sono stati a 750,00€.

Per avere ancora più dati vado a vedere come si è mosso sempre Pingus in un’altra annata dove ha preso 100/100 e scopro che la 2012 ad oggi ha un market price di 1035,00€ e gli ultimi trade sono vicini a 1100,00€.

Finalmente ho un quadro più chiaro davanti a me. I dati mi dicono che con probabilità fra 5 anni potrò fare un po’ di guadagno (con probabilità 100-150€/bt,  900€ su una cassa da 6).

Non è molto perchè il mio prezzo di acquisto era non da “investitore” , tuttavia i dati ci dicono che potrei comunque portare a casa qualcosa.

 

Ci ho messo impegno in questo articolo per farvi capire il più possibile come ragioniamo e come dobbiate ragionare voi.

E’ mia ambizione aiutarvi a ottenere buoni risultati.

Un abbraccio a tutta la nostra bella community.

 

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    4 Commenti

    1. Grazie, Emanuele, per la bella quanto pratica spiegazione, saltando da un super premium all’altro e premendo sull’attenzione all’analisi dei fondamentali prima dell’acquisto.

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