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Prospettive del mercato del vino in Cina 2025

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Il mercato del vino in Cina mostra segnali di ripresa: prospettive positive per il 2025

Dopo aver attraversato una fase difficile causata dalla pandemia e da un lungo periodo di contrazione nei consumi, più della metà dei professionisti del settore e dei produttori di vino – sia cinesi che internazionali – si aspetta un miglioramento della situazione economica in Cina nel corso del 2025. È quanto emerge dal nuovo ProWine International Business Report China 2025.

Lo studio, commissionato da ProWine China e realizzato in collaborazione con l’Università di Geisenheim – responsabile anche del ProWein Business Report da oltre otto anni – rappresenta il primo tentativo di raccogliere sistematicamente le opinioni congiunte di operatori locali e produttori stranieri sul mercato vinicolo cinese.

I risultati restituiscono una ventata di ottimismo per un settore che ha dovuto affrontare sfide come il calo delle importazioni, il mutamento delle preferenze dei consumatori e l’accumulo di stock invenduti. Tra i 264 intervistati, sebbene solo uno su quattro definisca oggi la propria situazione economica “buona” o “molto buona”, la maggioranza guarda al 2025 con speranza: il 53% prevede un miglioramento, e un ulteriore 6% si aspetta un netto progresso.

Previsioni di vendita: più ottimismo tra gli operatori

Guardando alle aspettative di vendita per il 2025, emerge un atteggiamento più fiducioso tra i professionisti rispetto ai produttori. Il 72% degli esperti ritiene che le vendite si manterranno stabili o cresceranno, e ben il 39% prevede un incremento di almeno il 5% nelle vendite di vino, a fronte del 32% tra i produttori. Questi ultimi, invece, risultano più cauti: il 45% teme ulteriori cali, rispetto al 29% tra gli operatori commerciali.

Un segnale incoraggiante arriva anche dalla percezione delle giacenze: sia produttori che distributori considerano oggi le scorte invendute un rischio secondario, il che lascia intendere che il tasso di rotazione dei prodotti sia buono e che la fiducia nella capacità di vendere sia in crescita. Le principali preoccupazioni restano l’instabilità economica e i dazi doganali, seguiti dal consolidamento della filiera.

Sguardo al futuro: trend e categorie emergenti entro il 2027

Allargando l’analisi al comparto delle bevande alcoliche fino al 2027, le divergenze tra produttori e professionisti si attenuano. Gli operatori puntano sulla crescita del vino cinese domestico (57%), dei cocktail pre-miscelati (42%) e degli spumanti importati (40%). I produttori, invece, ripongono maggiore fiducia proprio nei cocktail pronti da bere (53%) e nel comparto di sidro e perry (53%), seguiti dagli spumanti esteri (41%).

Entrambe le categorie concordano nel ritenere che i vini rossi fermi, i superalcolici e il baijiu d’importazione dovranno affrontare ostacoli significativi nei prossimi anni.

Tendenze stilistiche: dominano i bianchi secchi e i vini low alcol

In termini di stile, i vini bianchi secchi si confermano in cima alle preferenze: il 55% dei professionisti e il 44% dei produttori prevede una crescita per questa tipologia. I produttori mostrano poi particolare fiducia nei vini a basso contenuto alcolico e in quelli analcolici: il 69% li considera la categoria con il maggior potenziale entro il 2027. Anche gli spumanti godono di ampio consenso, sostenuti dal 45% degli operatori e dal 49% dei produttori.

Sul fronte dei rossi fermi, invece, si registra un netto divario: mentre il 51% dei professionisti li vede in crescita, solo il 29% dei produttori condivide questa visione. I vini bianchi semi-dolci sembrano avere qualche margine, ma le bevande aromatizzate alla frutta, i rossi semi-dolci e i ready-to-drink a base vino non convincono e appaiono come segmenti meno promettenti.

“La ricerca mette in luce un rinnovato ottimismo verso l’evoluzione del mercato vinicolo cinese”, sottolinea la professoressa Simone Loose, direttrice dell’Istituto per il Commercio del Vino e delle Bevande dell’Università di Geisenheim. Le prospettive migliori riguardano i vini bianchi e gli spumanti, grazie all’interesse di nuovi consumatori, alla creazione di nuove occasioni di consumo e all’uso di narrazioni digitali localizzate, pensate per risuonare con la cultura cinese.

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