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Mercato dello Champagne, cos’è successo?

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Ma cos’è successo davvero al mercato dello Champagne?

Quanti di voi, soprattutto sotto Natale, avrebbero voluto comprare Cristal o Dom Perignon e non li hanno più trovati? Oppure li hanno trovati ma a prezzi ben più cari della norma?

Si, il mercato dello Champagne è completamente impazzito, prezzi alle stelle e numero di etichette scambiate in grande ascesa.

L’indice dei 50 champagne più famosi scambiato su Liv-Ex è salito in 1 anno di oltre il 40%!

Ma cosa è successo realmente?

Beh in primo luogo grandi player e investitori internazionali hanno deciso di puntare grossi capitali e questo ha fatto lievitare di tanto i prezzi.

Il mercato dei vini da investimento ci ha scommesso prima di tutto perché effettivamente comprare Cristal, Dom Perignon, Krug o similare costa comunque meno che comprare la prima fascia dei grandi vini di Bordeaux o Borgogna.

C’è stato anche un grande rialzo della produzione dei “recoltant”, produttori di nicchia che vinificano solo uve di proprietà. In particolar modo Jacques Selosse e tutti i suoi allievi, ma anche Prevostat, Ledru e Fallon.

Inoltre un secondo vantaggio è che normalmente questi grandi Champagne si consumano in un periodo breve e le quantità sul mercato diventano limitate in un lasso di tempo più veloce rispetto ad altri grandi vini.

La decisione della associazione di categoria dello Champagne di ridurre la produzione durante la pandemia, seguita anche da annate e vendemmie non felici dal punto di vista della produzione, hanno portato a numeri più bassi e a domanda più alta.

Insomma per i prossimi anni la quota di Champagne di pregio all’interno dei portafogli di vini da investimento sarà considerevolmente maggiore.

Ma su quali etichette di Champagne puntare per il 2022?

Ecco quattro produttori su cui punterei il mio investimento, tre scontati e uno super scommessa!

Jacques Selosse

I prezzi degli Champagne di Selosse sono alle stelle, ma in Italia è ancora possibile trovare qualcosa di interessante.

Le Etichette su cui punterei sono il Rosé, il Substance, e su tutte la cassa Lieux Dits.

Magari i rendimenti non continueranno ad essere cosi alti come in questo grafico (spaventoso!) ma questi champagne continueranno ad essere molto richiesti ancora per un po’.

 

Dom Perignon

Il grafico parla chiarissimo, tutte salite le annate di Dom Perignon con aumenti medi del 40%.

Comprare appena uscirà la nuova annata potrebbe ancora essere una scelta vincente.

Cristal

Cristal forse ha performato ancora di più di Dom Perignon. Il grafico da oltre il 72% al Cristal 2008 e il 62% al 2012.

Bisognerà sicuramente puntarci ancora.

 

Eric Rodez

Scommessa pura. Sarà che ho assaggiato tutta la gamma e la ritengo ottima, ma soprattutto ritengo i prezzi di Eric Rodez davvero bassi.

Da lungo, lunghissimo investimento, per sperare in una salita.

Da puntare solo su quegli champagne dove è identificabile una sboccatura o un’annata, in modo che se salirà di prezzo sarà riconoscibile l’età e si potrà rivendere con maggiore margine.

*grafici presi dal sito Liv-Ex e creati tramite charting tool

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